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Fondazione, tra arte e storia

La sede

Dal marzo 2002 la sede della Fondazione si è trasferita dalla storica sede di Piazza San Giusto 10 alla nuova situata nel Complesso di San Micheletto.

 

STORIA DEL MONASTERO DI SAN MICHELETTO
 

  • La Chiesa di San Michele Arcangelo in Cipriano

720 La Chiesa di San Michele in Cipriano fu costruita nel "borghicciolo", naturale continuazione del borgo di San Gervasio.

L'attuale Chiesa fu ricostruita nel 1195 per il cattivo stato delle sue condizioni e per un crollo avvenuto nel XII sec., riutilizzando fasce ornamentali e pilastrini di possibile provenienza dalla Chiesa più antica.

1260 È denominata "Ecclesia S. Michaelis de Borghiciolo".

1433 Il Priore di San Bartolomeo in Silice donò a Suor Marchesana di Pagano Portici, Madre Superiora delle suore del Terz'Ordine, la Chiesa di San Michele, una casa ad essa contigua, un orto ed altri beni appartenenti alla Chiesa. 1460 La Chiesa fu consacrata ed il Monastero vide accrescere il numero delle religiose che si sottoposero alla regola di Santa Chiara.

Dagli inizi del 1500 agli ultimi anni del 1700 furono eseguiti lavori di varia entità, consistenti in opere di muratura, restauro e decorazione che interessarono sia la Chiesa che il Monastero.
 

  • Dalla soppressione alla rinascita

1806 In base al decreto del Governo Baciocchi che prevedeva la soppressione e l'incameramento dei beni delle comunità religiose del Principato lucchese, il Monastero di San Micheletto venne rilevato e destinato ad uso di scuderie per la residenza dei principi a Villa Buonvisi.

1827 Con il reinsediamento delle clarisse, avvenne il passaggio dalla proprietà privata alla comunità delle monache che chiesero la chiusura del vicolo tra i monasteri di San Micheletto e della Visitazione con la realizzazione del muro che separa entrambi i complessi dalla Piazza Pubblica e consente l'esclusivo uso della proprietà comune al due monasteri.

1857 Furono avviati i lavori di restauro della Chiesa.
 

  • L'ultimo periodo di vita monastica

Con l'Unità d'Italia si profila nuovamente la minaccia di una soppressione degli ordini religiosi.

1896 La Giunta Comunale chiede ed ottiene la chiusura del Monastero consentendone ancora l'uso di una parte alle monache.

1901 Il Comune di Lucca lo riconsegna alle religiose; in seguito, nel timore di nuove soppressioni, la comunità religiosa cede la proprietà del Monastero all'Opera Pia di Terrasanta.

1954 Il Monastero, ormai abitato da un numero esiguo di monache, dà inizio ad una serie di contratti di locazione, con istituti scolastici, della maggior parte dei locali compresi nell'ala nord del complesso.
 

  • La Cassa di Risparmio di Lucca diventa proprietaria del monastero

1972 Con l'abbandono del Complesso da parte delle monache, San Micheletto diventa proprietà della Cassa di Risparmio di Lucca.

A seguito della donazione alla Cassa di Risparmio di Lucca, avvenuta nel 1979, da parte dei coniugi Carlo Ludovico e Licia Ragghianti di un importante compendio mobiliare consistente in una biblioteca, una fototeca, un archivio di manoscritti, documenti scientifici, politici, letterari, personali ed un epistolario, con lo scopo di costituire in Lucca un centro studi sull'arte da intitolare "Istituto Carlo Ludovico e Licia Ragghianti", basato sul lavoro e sull'esperienza di cultura dei donanti, la Cassa di Risparmio si impegna a custodire tale compendi, come strumento di ricerca e di formazione, in locali e con forme organizzative adeguate alle esigenze culturali della Città.

Il Complesso di San Micheletto è considerato una sede adatta allo scopo. Anche a quel fine, la Cassa di Risparmio di Lucca nel 1982 ne avvia il consolidamento ed il risanamento conservativo e nel 1997 ne inizia la sistematica ristrutturazione completata nel 2002.

L'8 febbraio 2002 il Complesso è acquistato dalla Fondazione che, nel marzo successivo, vi trasferisce la propria sede.