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“CREDITO DI SOLIDARIETÀ” PER CHI SI TROVA IN DIFFICOLTÀ ECONOMICA

Domenica, 9 Dicembre, 2012
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Un prestito per far fronte a situazioni di emergenza: è l’obiettivo del progetto “Credito di solidarietà”, messo a punto dall’associazione Fondo Vivere di Lido di Camaiore, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e dalla Banca del Monte di Lucca, grazie al quale chi si trova in condizioni di particolare vulnerabilità economica o sociale – le persone, insomma, che appartengono alla sempre più folta fascia di popolazione povera -  potranno ottenere un finanziamento fino a 10 mila euro col quale risolvere un problema impellente e, in tutti i casi, migliorare la propria qualità di vita.

“Il disagio che si va diffondendo a causa della crisi economica – spiega il presidente della Fondazione Cr Lucca, Arturo Lattanzi – l’aumento della precarietà e della disoccupazione e la diminuzione delle risorse assistenziali, impongono la necessità di fornire nuovi strumenti di sostegno a chi rischia l’emarginazione e l’esclusione sociale.

“Più che di assistenzialismo – precisa Lattanzi – occorre dare fiducia alle persone, stimolarne le potenzialità e le capacità di crescita, e aiutarle ad essere parte attiva e responsabile per il superamento delle loro momentanee difficoltà”.

“Ogni giorno – conferma il presidente di Fondo Vivere, Aldo Intaschi - decine di famiglie chiedono di essere sostenute perché non… arrivano più. Fino ad oggi il Fondo Vivere, anche grazie alla collaborazione della sua rete associativa composta da 28 realtà, ne ha seguite ben 406. Con questa nuova e importante iniziativa siamo convinti di poter operare meglio e con strumenti più adeguati per dare sollievo a chi è più fragile in questi tempi di grave crisi”.

“Come azienda di credito – sottolinea il direttore generale della Banca del Monte di Lucca, Umberto Sebastiano - in questa fase di grave e perdurante crisi economica,  ci sentiamo impegnati a dare il nostro sostegno finanziario alle fasce più deboli e vulnerabili della popolazione, per metterle in grado di far fronte a situazioni di emergenza e per contribuire al miglioramento della loro qualità di vita. In quanto banca locale siamo sempre particolarmente attenti alle esigenze del nostro territorio, in cui la banca è ben radicata  e di cui rappresenta un sicuro punto di riferimento”.

Di qui, dunque, il progetto “Credito di solidarietà”, che ha preso il via attraverso un’apposita convenzione sottoscritta questa mattina nella sede della Misericordia di Lido di Camaiore dal presidente di Fondo Vivere, Aldo Intaschi,  dal presidente della Fondazione Cassa, Arturo Lattanzi, e dal direttore generale della Banca del Monte di Lucca, Umberto Sebastiano. Progetto che si ispira all’azione avviata proprio dall’Associazione Fondo Vivere, nata nel 2008 all’interno del Tavolo Inclusione Sociale della Conferenza dei Sindaci della Versilia per dare risposta ai bisogni di persone in condizione di disagio socio-economico e con problemi di emarginazione, malattia o handicap, alla quale hanno aderito numerose organizzazioni di volontariato e di promozione sociale operanti in Versilia.

Di questo programma possono beneficiare gli utenti dei centri di ascolto Fondo Vivere, selezionati tra coloro ai quali l’accesso al credito convenzionale è particolarmente difficile e oneroso.

Grazie ad un fondo di garanzia iniziale di 100 mila euro messo a disposizione dalla Fondazione Cassa di Risparmio, la Banca del Monte, presso i propri sportelli, erogherà i microcrediti ad un tasso particolarmente agevolato (al momento, tra l’1,5% e il 2%, a seconda della durata) e senza nessuna commissione bancaria. I prestiti dovranno essere rimborsati a rate mensili per un massimo di 60 mesi.

Il progetto “Credito di solidarietà” nasce nel solco di un iniziativa analoga realizzata dalla Caritas diocesana di Lucca, sempre grazie ad un fondo di garanzia messo a disposizione dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, che ha consentito, a tutt’oggi, di erogare circa 60 piccoli prestiti per un totale di oltre 240 mila euro, destinati già dal prossimo mese di novembre, a superare quota 300 mila. Trascurabile, al momento, la percentuale di insolvenza registrata.