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Lucca e le Mura: cinque mostre e un sito web per celebrare il Risorgimento

Martedì, 11 Settembre, 2012
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Una rete di cinque mostre, un sito web, un fumetto ed un itinerario cittadino per celebrare a Lucca il 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia. Il percorso Lucca & il Risorgimento 1863 - 1897 è stato inaugurato il 17 dicembre prossimo e unisce in un unico tracciato alcuni luoghi memorabili della storia lucchese: dalla Casermetta del Baluardo di San Colombano all’Archivio Storico Lucchese, dall’Archivio di Stato alla Biblioteca Statale, al Museo Nazionale di Palazzo Mansi. La mostra ripercorre, attraverso lo studio della genesi, delle vicende e del destino di alcuni monumenti cittadini, le diverse fasi del Risorgimento italiano mettendo in evidenza i modi diversi con cui i lucchesi percepirono e interpretarono il messaggio unitario nel periodo compreso fra il 1861 e la fine dell'800. Una mappatura consistente di documenti e immagini al cui centro campeggia la vicenda delle Mura che i Baciocchi, con il decreto n. 36 del 18 ottobre 1810, avevano affidato alla cura e alla manutenzione – negandone però il possesso – del municipio di Lucca. L'evento, voluto dal Comune di Lucca, è stato realizzato con la direzione scientifica di Carla Sodini e di Romano Silva (il consigliere della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, recentemente scomparso): un modo nuovo di presentare la storia e la Città, che utilizza un supporto virtuale spettacolare, con approfondimenti, schede didattiche e immagini navigabili a 360°. Sul sito, infatti, verranno proposti venti tour virtuali - dalla Torre delle Ore a Torre Guinigi, dalla Sala dei Principi alla Sala Savoia - per scoprire la città più segreta.

La mostra chiude il calendario di celebrazioni che la Città ha realizzato in occasione dei festeggiamenti per il 150° anniversario dell’unità d’Italia e apre il lungo percorso di eventi e attività di restauro e recupero, per le quali la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca ha già manifestato il suo diretto interesse e intervento, che accompagneranno la Città al 2013, anno in cui Lucca festeggerà i 500 anni dall’edificazione moderna delle Mura urbane. Proprio in questa ottica questo progetto ha scelto di destinare risorse, oltre che alla realizzazione della mostra, al restauro ed alla ristrutturazione di una porzione della Casermetta San Colombano, sede centrale della mostra. I lavori, curati da Antonella Giannini e Silvia Biagi, rendono, così, nuovamente fruibile una porzione di mura fino ad oggi esclusa all’uso pubblico.

Proprio la mostra “Lucca e le mura: itinerari del Risorgimento” inaugura questo spazio restituito alla Città e che, da oggi, potrà ospitare mostre, convegni, conferenze.

Tra le molte collaborazioni che contraddistinguono questo progetto spicca, infine, quella della Città di Firenze che proporrà, proprio in occasione di questa mostra, un parallelo tra il caso delle mura lucchesi e quelle delle mura e delle fortificazioni fiorentine, due esempi di diversa applicazione del federalismo demaniale ottocentesco.

La storia

La Lucca dell’800 dovette affrontare due momenti storici delicati per l’identità politica e culturale cittadina. Il primo, nel periodo preunitario, ha segnato un diverso corso per la storia del Ducato di Lucca ossia la perdita dell’autonomia politica. Nel 1847, infatti, Lucca veniva definitivamente annessa al Granducato di Toscana perdendo, così, la corte e, con essa, l’autonomia decisionale che l’aveva così tanto caratterizzata sia sotto il profilo politico che sotto quello culturale e sociale. L’annessione pesò molto ai lucchesi ma non fu l’unico processo di trasformazione che la Città dovette subire. Il secondo, importante momento per la storia del nostro Paese, fu, appunto, l’adesione del Granducato di Toscana al Regno d’Italia.

Il nascente Regno inglobò tutti gli stati preunitari ed i loro patrimoni, le loro finanze o, per meglio dire, i loro debiti. Proprio per far fronte alla necessità di impinguare le casse del Regno, si attuò un meccanismo, che oggi ascriveremmo alla sfera della più creativa finanza, attraverso il quale si costituirono appositi enti nazionali statali (ad esempio la Società Anonima) con il preciso compito di collocare sul mercato alcuni possedimenti dello Stato e garantire risorse immediate allo stesso. Due di questi possedimenti, che più direttamente colpirono la Città di Lucca, furono, appunto, le Mura, con tutto il loro impianto difensivo, e Palazzo Ducale.

Lucca non volle assistere inerme a questo duro colpo così destò il suo spirito indipendente e, nella sua unicità, iniziò un moto di adesione al cammino unitario e post unitario del tutto singolare fondando le sue radici sulla cultura cittadina, sulla storia, sui valori identitari di una comunità. Come ricorda Letizia Bandoni, Assessore alla cultura del Comune di Lucca, “mentre in tutta Italia si pensava a come incollare assieme territori disomogenei, a Lucca si cercava di preservare le radici culturali della comunità valorizzando e acquisendo tutti gli elementi della propria identità: Lucca riacquistò, infatti, le proprie mura (per 112.350 Lire) restaurò in chiave moderna la facciata della chiesa di San Michele, ricompose il monumento funebre a Ilaria del Carretto, revisionò la storia dell'unificazione d'Italia rendendola percorribile attraverso le vie del centro in una sorta di percorso didattico per monumenti da destinare alle future generazioni”.

Contemporaneamente al processo di riacquisto delle Mura che terminò nel 1866, Lucca scelse di celebrare l’indipendenza e l’unità nazionale abbellendo e decorando con nuovi monumenti il proprio centro storico. Tra questi il monumento a Francesco Burlamacchi, quello a Vittorio Emanuele II, a Giuseppe Garibaldi, a Giuseppe Mazzini, a Benedetto Cairoli. Monumenti dietro ai quali c’è non solo la storia di un Paese ma anche la storia più viva e vissuta di un’intera comunità con le sue disquisizioni politiche, sociali e culturali tipiche di una Città che potremmo definire culturalmente bipolare: culturalmente innovatrice e aperta ma anche socialmente estremamente conservatrice.

Proprio con questo spirito Carla Sodini e Romano Silva hanno affrontato questo progetto espositivo proponendo un itinerario che inizia nel 1863 - con l'erezione della statua a Francesco Burlamacchi - e arriva al 1897 - con l'inaugurazione del Monumento ai Caduti in piazza XX Settembre. Romano Silva aveva acutamente notato come l’inserimento del volto di Vittorio Emanuele II a fianco di quello di Galileo Galilei, di Cristoforo Colombo, di Gutenberg e di San Paolino nella facciata di san Michele e il cenotafio dedicato a Matilde di Canossa nella Chiesa di San Giovanni siano il documento tangibile dello spirito della città: culturalmente aperta, coraggiosa, europeista, lungimirante e al tempo stesso conservatrice, cattolica, insomma profondamente 'lucchese'.

Un nuovo approccio generazionale

Con la mostra “Lucca e le mura: itinerari del Risorgimento” si è scelto di sperimentare un diverso modo di ‘costruire’ occasioni culturali e cioè quello di unire esperienze più tradizionali con proposte innovatrici formulando, così, un progetto in grado di coinvolgere più generazioni. Il coinvolgimento generazionale in questo progetto passa dal protagonismo giovanile fino al tentativo di intercettare, con strumenti ed un linguaggio più tarato sugli interessi dei giovani, le giovani generazioni tra gli utenti di questo progetto. Protagonismo perché assieme ai curatori si è formato un gruppo di lavoro nel quale sono stati cooptati alcune eccellenti professionalità tutte under 40: due generazioni – con formazioni e linguaggi diversi - si sono trovate a lavorare gomito a gomito sullo stesso progetto, con l’obiettivo unico di riscoprire nella storia il motivo dell’orgogliosa appartenenza alla nostra comunità.

Un’operazione volutamente in controtendenza rispetto a chi pensa che l’anagrafe sia motivo di antagonismo ed esclusione anziché di collaborazione e proposizione. Nasce, così, dalla proposta di giovani architetti come Simona Bartolomei, Leonardo Solari e Matteo Orsi, il sito web http://percorsi-risorgimentali.comune.lucca.it che vede la specifica applicazione del sistema fotografico di tour virtuale della Città nonché il progetto di allestimento che mescolerà tradizione ed innovazione con l’uso, per i più tecnologici, di QR code che permetterà al visitatore di approfondire i temi storico-culturali della mostra, nonché la realizzazione di un pannello touch attraverso il quale si potrà navigare la mostra e visitare la Città direttamente dalla sede della Casermetta San Colombano.

Ma c’è una “app” che, forse più di ogni altra, si sposa con il linguaggio giovanile. Si tratta del fumetto “Le chiavi della Città” realizzato da Francesco Giani, Jacopo Moretti e Riccardo Pieruccini su progetto di Matteo Orsi. Con questo fumetto, smartphone in mano e una macchina fotografica al collo sarà possibile ripercorrere un itinerario risorgimentale cittadino e rivivere, sulle orme dei nostri padri, gli aneddoti ed i segreti di Lucca con l’originale racconto di uno speciale ‘gattone’ reo di aver rubato le chiavi della Città. Il fumetto e l’itinerario contrassegnato da specifici totem collocati nel centro storico di Lucca (Comics walk) sono stati realizzati con il sostegno della Fondazione Banca del Monte di Lucca.

Il fumetto è scaricabile e leggibile direttamente dalla pagina web della mostra oltre che ad essere stampato come utile guida per ballon della Città dell’800.

Le cinque mostre

  • Lucca e le mura: itinerari del Risorgimento, piano terra della Casermetta del Baluardo San Colombano (via della Rosa 39) 17 dicembre 2011 - 17 marzo 2012 - dal giovedì alla domenica - orario 11-18.
  • Il Monumento a Vittorio Emanuele II, Archivio Storico del Comune di Lucca (Piazzale San Donato) 17 dicembre 2011 - 17 marzo 2012 - dal lunedì al venerdì - orario 9 - 12,30.

  • L’esposizione provinciale del 1877 nelle scritture dell’Archivio Sardi, Archivio di Stato di Lucca (piazza Guidiccioni 8) 17 dicembre 2011 - 31 gennaio 2012 – orario dal lunedì al sabato 8 -13, il lunedì e il martedì 14-19.
  • La Stampa locale 1870-1882, Biblioteca Statale di Lucca (piazza Santa Maria Corteorlandini 12) 17 dicembre 2011 - 4 febbraio 2012 - dal lunedì al venerdì 8,30 – 13,30, il sabato 8,30-13,30

  • L’iconografia risorgimentale, Museo Nazionale di Palazzo Mansi (via Galli Tassi 43) 17 dicembre 2012 - 17 marzo 2012 - orario dal martedì al sabato 8,30 -19, domenica e festivi 8,30-13. Dal 6 gennaio 2012 visite guidate il giovedì e il sabato.

 

Fino al 17 marzo 2012, Ingresso gratuito Le mostre di Lucca & il Risorgimento 1863 – 1867 sono state realizzate nell’ambito del 150° dell’Unità Italiana in partnership fra Comune di Lucca ed il Dipartimento di Studi sullo Stato dell’Università di Firenze, con la collaborazione della Soprintendenza BAP SAE di Lucca Massa Carrara, del Museo Nazionale di Palazzo Mansi, della Biblioteca Statale, dell’Archivio di Stato, dell’Archivio storico comunale di Lucca, con il contributo del Ministero dell’Economia e delle Finanze e della Fondazione Banca del Monte di Lucca.

Il catalogo della mostra dal titolo “Lucca e le mura: itinerari del Risorgimento” è edito per i tipi di Maria Pacini Fazzi Editore ed è disponibile presso le sedi delle mostre.

http://percorsi-risorgimentali.comune.lucca.it