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NASCE IL POLO TECNOLOGICO LUCCHESE

Venerdì, 25 Novembre, 2011

Laboratori di ricerca avanzata sulle tecnologie robotiche e gli ambienti virtuali, centri di sperimentazione e spin-off universitari, incubatori d’impresa, start-up di imprese operanti in settori innovativi quali la bio-ediliza e le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Ict). È il Polo Tecnologico Lucchese, che Camera di Commercio e Provincia di Lucca stanno realizzando nell’area ex Bertolli di Sorbano e che prima ancora di essere completato vanta già un importante, significativo record: è il primo e, fino ad ora, unico esempio in Toscana di struttura al servizio dell'innovazione, costruita secondo i più moderni criteri di bio-edilizia.
La struttura si compone di due lotti. Il primo, progettato dal Provveditorato Opere Pubbliche regionale, dallo studio dell’architetto Pietro Carlo Pellegrini e da Envipark, centro torinese di consulenza in materia di eco-efficienza è già ultimato e ospita la sede e i laboratori di Lucense. Il secondo lotto è stato invece progettato dalla Provincia (architetto Francesca Lazzari, ingegnere capo Riccardo Gaddi) e dal Centro Abita di Firenze ed è in corso di costruzione. Proprio per le sue caratteristiche di eco-compatibilità, l’edificio è diventato un “cantiere scuola” per la sensibilizzazione alla bio–edilizia e alla bio-architettura ed in particolare alla divulgazione delle nuove tecniche e dei nuovi materiali agli operatori del settore edile.
La struttura si avvale del finanziamento della Regione Toscana e della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, oltre che, ovviamente, della Camera di Commercio di Lucca. L’opera è prevista dal Piano di Sviluppo Locale e la sua costruzione, una volta completata, richiederà un investimento complessivo di circa 13 milioni di euro. La struttura si compone di due lotti. Mentre il primo edificio ospita la sede di Lucense con i suoi laboratori di ricerca sul cartario e sull’Ict, nel secondo lotto troveranno spazio un primo incubatore di imprese e aziende appena nate o che ancora devono nascere, orientate all’utilizzo di tecnologia d’avanguardia. A pieno regime, nella struttura lavoreranno alcune centinaia di persone.