Home » News » PARTONO I LAVORI AL TEMPIETTO DEL NOTTOLINI

PARTONO I LAVORI AL TEMPIETTO DEL NOTTOLINI

Lunedì, 6 Luglio, 2020

Tornerà a una nuova vita il Tempietto del Nottolini. Questa mattina, infatti, nel corso di una cerimonia un po’ conferenza stampa e po’ sopralluogo, hanno preso il via i lavori per la realizzazione del primo lotto di opere di consolidamento e restauro del Tempietto di San Concordio e dei primi cinque archi dell’Acquedotto Monumentale di Guamo. Opere promosse, progettate e realizzate dal Comune di Lucca con il Contributo della fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.

Con il cantiere inaugurato questa mattina, inizia dunque un’imponente opera volta a salvare dal degrado l’Acquedotto del Nottolini, l’originale struttura ideata dall’architetto Lorenzo Nottolini. Struttura che all’inizio dell’Ottocento cambiò il volto della città e del contado.  Ma soprattutto si salva da uno stato di progressivo, inesorabile disfacimento - dovuto all’inclemente incedere del tempo - un’evidenza architettonica che ancora oggi rappresenta un bellissimo e simbolico collegamento tra il capoluogo e il territorio. Il tempietto è infatti il punto di arrivo, poco distante dalle Mura urbane, del maestoso acquedotto che Lorenzo Nottolini progettò e fece costruire per portare alla città di Lucca le pregiate acque di Guamo.

 

art bonus

Il costo dei lavori del primo lotto ammonta complessivamente a 310 mila euro, di cui 120 mila a carico del Comune e 190 mila della Fondazione Crl. Un finanziamento, quest’ultimo, disposto nell’ambito dell’Art Bonus, e cioè del credito d’imposta fino al 65% concesso dal Governo nazionale, che ha consentito di promuovere con forza una nuova stagione di collaborazione tra pubblico e privato. Un “nuovo mecenatismo”, dunque, orientato alla realizzazione di progetti di conservazione, recupero, restauro e valorizzazione del patrimonio culturale locale. Con un duplice obiettivo: da un lato, attrarre ulteriori risorse, svolgendo così un ruolo di catalizzatore; dall’altro, promuovere il senso di responsabilità e d’appartenenza, che sono elementi fondanti della nostra stessa identità.

 

l’intervento

Ed è proprio all’insegna dello slogan “Siamo tutti mecenati”, che nasce il restauro del Tempietto, che prevede interventi di ripristino delle strutture sia nella parte elevata del tempio, sia nel colonnato esterno e si propone come un primo passo per un progetto molto più ampio di risanamento dell’intero percorso che congiunge il centro storico di Lucca alle Parole d’oro, valorizzando così i ‘cammini’ che dalla città si rivolgono alla Piana e, in particolare, alla zona del Sottomonte. 

Non solo interventi strutturali, ma soprattutto una capillare cura dei dettagli: dal ripristino della pavimentazione in cotto della terrazza al recupero delle piccole volte, dal restauro della porta lignea, fino a quello dei bacili esterni posti sotto le finestre e della vasca superiore.

Il tutto per riportare alla luce la solennità e l’eleganza di un’architettura che unisce la raffinatezza dell’aspetto alla concretezza del suo utilizzo, di cui per secoli hanno beneficiato generazioni di Lucchesi.

il dissesto statico

Il Tempietto di San Concordio ed i primi cinque archi dell’Acquedotto sono attualmente in una condizione di vero e proprio dissesto statico.

Nella perizia effettuata dal professor ingegner Stefano Caramelli, si era pervenuti alla conclusione che il grave stato di dissesto statico del Tempietto di San Concordio era stato causato prevalentemente da spinte di natura termica esercitate dalle arcate dell’acquedotto. Spinte che hanno esercitato il loro massimo effetto prima dell’interruzione definitiva dell’acquedotto in corrispondenza dell’attraversamento autostradale avvenuta nel 1961. A tali conclusioni si è pervenuti dall’esame dei fenomeni deformativi e delle lesioni che caratterizzano le strutture ed i rivestimenti lapidei. La necessità di evitare per quanto possibile spinte di natura termica ha portato pertanto alla previsione progettuale di un giunto parziale nella parte alta dell’acquedotto nella sezione di continuità con il Tempietto. L’intervento è stato associato ad un incatenamento delle cinque arcate terminali, atto a compensare le spinte “a vuoto” in presenza del giunto.

impianto d’illuminazione pubblica

Ulteriori, importanti opere saranno realizzate col secondo lotto di lavori. È prevista, fra l’altro, la realizzazione dell’impianto d’illuminazione pubblica del percorso pedonale esistente in ‘ghiaino’, con la posa di pali e di punti luce di illuminazione a terra perimetrali al monumento, finalizzati a rendere

 

più fruibile un percorso che nelle ore notturne è poco illuminato e perciò a migliorare gli aspetti di sicurezza pubblica che ne deriveranno.