Manovra Di Contrasto Alle Conseguenze Del Covid 1 Scaled

“Manovra” anti Covid-19: il sostegno della Fondazione Carilucca durante la pandemia

Soccorso, supporto, speranza. Questi i punti fermi che hanno orientato le strategie della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca nel far fronte alle problematiche della pandemia.

Sanità

L’emergenza sanitaria non ha concesso tentennamenti. È stato necessario un immediato intervento a sostegno del sistema sanitario che in quel momento si presentava pieno di volontà, composto da un personale disposto al sacrificio, ma sprovvisto delle risorse adeguate allo tsunami che stava arrivando.

Ecografi e videolaringoscopi per il reparto di Terapia intensiva, ecotomografi portatili per il reparto Malattie infettive e altri strumenti e dispositivi di protezione individuale per tutti gli operatori dell’ospedale “San Luca” di Lucca, oltre ad apparecchiature destinate alla sanità territoriale.La Fondazione ha poi donato anche 77 kit per il rilevamento dei parametri medici a distanza alle tre zone distretto della provincia di Lucca, per monitorare e trasmettere a distanza, dallo studio o dal domicilio, i parametri medici dei pazienti: pressione, temperatura, battito cardiaco, ossigenazione del sangue.

Lavoro

Immediati sono stati anche i riverberi sociali della pandemia. Il lockdown ha fermato l’economia globale e le economie individuali di tanti lavoratori e di tante famiglie. La priorità, in quel momento, è stata dare sostegno economico e possibilità di occupazione a chi ne avesse bisogno. 

Con l’operazione “Lavoro + Bene comune” la Fondazione ha emanato due tipologie di bandi: “Nuove Assunzioni” con cui associazioni del Terzo settore hanno potuto assumere a tempo determinato  (per un periodo da tre a dodici mesi) persone in difficoltà, fornendo gli strumenti utili per risollevarsi e superare la situazione di crisi. I neo-assunti sono stati impiegati in attività di pubblica utilità in vari ambiti:

  • sociale,
  • culturale, 
  • dell’assistenza, 
  • delle piccole manutenzioni, 
  • dell’ammodernamento 
  • e della digitalizzazione.
  • Alcuni di essi, ad esempio, sono stati inseriti in attività di supporto a favore di misericordie e altri enti assistenziali, in percorsi di alfabetizzazione digitale, in progetti di custodia di beni culturali aperti al pubblico. 
  • E poi il Bando “Tirocini”, grazie al quale 22 enti pubblici della provincia hanno avuto l’opportunità di attivare tirocini non curriculari per giovani tra i 18 e i 35 anni. Sostegno all’occupazione giovanile, dunque, garantendo agli enti pubblici le risorse per attivare tirocini dedicati a giovani in cerca di occupazione e dando vita a un circuito virtuoso a beneficio dell’intera comunità.
  • Anche in questo caso, tante e variegate le professionalità richieste dagli enti: dai tecnici da assegnare all’ambito dei lavori pubblici e del decoro urbano ai laureati in discipline umanistiche per la cura delle biblioteche e dei musei o per l’organizzazione di eventi culturali, o ancora figure da inserire nell’ambito del sociale, dei servizi legati al mondo della scuola, sino al personale in grado di facilitare lo svolgimento delle tante procedure legate all’emergenza Covid-19.

Credito di solidarietà


È stato un vero e proprio intervento “corale” quello che ha consentito l’istituzione di “Ri-Uscire”, un fondo solidale alimentato dalla Fondazione e da altre realtà istituzionali, a favore del credito di solidarietà per le famiglie, che ha previsto due tipologie di interventi di natura economico-finanziaria: 

  • il prestito di solidarietà: l’erogazione di prestiti fino ad € 3.000 senza interessi, destinati alla copertura di spese straordinarie.
  • Aiuto di solidarietà: erogazione di  piccole somme fino a un massimo di € 1.500, a favore di soggetti che a causa di un rapido impoverimento, non aveva realisticamente la possibilità di restituire il sostegno, neppure mediante piccole rate.

Questi interventi andavano a sommarsi ad un progetto di “credito sociale” già operante nelle varie aree della provincia da alcuni anni, e tuttora attivo, che consente l’accesso al credito agevolato a persone che difficilmente possono beneficiare dell’ordinario credito bancario. Essi rappresentano un esempio di come i bandi  possano rispondere a reali esigenze delle comunità, contribuendo a ricostruire il tessuto sociale e a fornire speranza a chi ne ha più bisogno.