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IMT ANCORA TRA LE TOP 25 AL MONDO

Martedì, 5 Giugno, 2018

La scuola Imt di Lucca è considerata tra i primi 25 istituti di alta formazione al mondo, grazie al suo modello multidisciplinare, secondo U-Multirank, il ranking della Commissione Europea che analizza le performance delle università di tutto il mondo.

In particolare la Commissione “ha premiato la scuola per la capacità di integrare discipline tra loro apparentemente molto distanti, sottolineando il carattere fortemente innovativo di questo approccio interdisciplinare”.

In Italia “Imt si piazza al secondo posto in Italia tra le 48 università prese in esame per i risultati ottenuti nelle cinque aree analizzate, che sono insegnamento e apprendimento; coinvolgimento del territorio; trasferimento delle conoscenze; internazionalizzazione; ricerca”.

“Siamo lieti della valutazione estremamente positiva della Commissione Europea che riconosce il carattere innovativo del modello multidisciplinare integrato e conferma la validità della scelta che la Scuola ha compiuto fin dall’inizio e sul quale si fonda l’intera attività – commenta il direttore, Pietro Pietrini – I risultati di una valutazione così autorevole ci danno un’ulteriore spinta a proseguire con determinazione nel cammino di crescita e di sviluppo che la Scuola ha intrapreso in questi anni”.

Sviluppo della ricerca con partner strategici, elevato numero di pubblicazioni in collaborazione con aziende, aumento delle risorse derivanti dai fondi regionali sono le voci in cui la Scuola IMT Alti Studi Lucca ha ulteriormente migliorato le sue prestazioni in U-Multirank.

Ottimi riscontri arrivano anche dall’area ‘trasferimento delle conoscenze’ dove Imt è ai vertici per le ricerche pubblicate in collaborazione con aziende e per le pubblicazioni citate nei brevetti. Molto buona anche la voce ‘placement’, ovvero il posizionamento degli studenti nel mondo del lavoro dopo l’ottenimento del dottorato.

Risultati eccellenti per l’orientamento internazionale, dove la Scuola rimane stabilmente ai vertici del ranking per la mobilità degli studenti (importantissime in questo caso le collaborazioni con altre università europee e la partecipazione a gruppi di ricerca in diversi istituti europei), la rilevanza internazionale delle pubblicazioni e del suo staff accademico.