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MISSIONE COMPIUTA: DA SAN FRANCISCO A SORBANO PER ESPLORARE LE NUOVE FRONTIERE DELL’INFORMATION TECHNOLOGY

Mercoledì, 29 Giugno, 2011

Il primo, importante tassello di una grande operazione di marketing territoriale per attrarre al Polo Tecnologico Lucchese imprese innovative e, nello stesso tempo, un’occasione per capire quali elementi potremmo importare per sviluppare, anche a Lucca, le potenzialità che solo un sistema come Silicon Valley può offrire all’affermazione di un sistema economico orientato all’innovazione e, in una visione più ampia, di una società tecnologicamente avanzata che si prepara ad affrontare le nuove frontiere del futuro.
Sta su questi due livelli – entrambi suggestivi - il risultato della missione compiuta nei giorni scorsi a San Francisco da una delegazione istituzionale della nostra provincia per incontrare imprenditori attivi nell'ambito IT ed operatori finanziari di early stage, ai quali presentare il Polo Tecnologico Lucchese quale nuova opportunità di insediamento di imprese innovative dell'area IT. La delegazione lucchese era composta da Roberto Camisi, Segretario Generale della Camera di Commercio di Lucca e Amministratore del Polo Tecnologico; Francesco Bambini, Assessore allo Sviluppo Economico della Provincia; Ugo Giurlani, Presidente della Polis, in rappresentanza del Comune di Lucca; Giovanni Polidori, Manager del Polo Tecnologico Lucchese. Ad accompagnarli, in questo viaggio esplorativo, gli avvocati Mary Fiona Stelfox e Giuseppe Antuofermo, consulenti per i rapporti internazionali con la California.
Nella sua strategia di marketing per l'attrazione di imprese innovative, il Polo Tecnologico Lucchese ha avviato e sviluppato contatti con ambienti imprenditoriali di S. Francisco, alcuni dei quali rappresentati proprio dagli avvocati Stelfox e Antuofermo, interessati a considerare nuove localizzazioni per le loro attività in Europa. Di qui la decisione di compiere la missione in California, che si è sviluppata in una serie di incontri con aziende e operatori finanziari specializzati nel campo del seed & venture capital, oltre a due momenti specifici di presentazione del Polo Tecnologico Lucchese, delle sue caratteristiche, delle sue opportunità.
Quella che la delegazione ha potuto conoscere da vicino in California è una realtà fatta di giganti dell’ITC, come Google, Apple e Yahoo, ma anche di “tech hub” e di esperienze come “mind the bridge”, spazi aperti dove trovare reti di supporto per far decollare start-up innovative e dove giovani scienziati e ricercatori possono trasformarsi in imprenditori e creare spin-off dai laboratori universitari. Insomma: ciò che il mondo dell’informatica può trovare a Sorbano, dove il Polo Tecnologico Lucchese mette a disposizione strutture e infrastrutture materiali e virtuali, ma anche una rete internazionale di relazioni e di spazi fisici dove imprenditori sociali, creativi e professionisti possono accedere a risorse, lasciarsi ispirare dal lavoro di altri, avere idee innovative, sviluppare relazioni utili, individuare opportunità di mercato e costruire quel bagaglio di esperienze che li aiuteranno veramente a cambiare la loro vita professionale e, perché no?, il mondo.
Tutto questo in un contesto molto attrattivo in termini di vivibilità sociale e ambientale, opportunità culturali e formative, bellezze paesaggistiche: tutti elementi che rendono Lucca e la sua provincia un luogo ideale, unico, dove scegliere di vivere. Elementi che conferiscono ulteriore appeal al Polo Tecnologico Lucchese, la struttura che la Camera di Commercio, con il contributo di Regione e Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, sta finendo di realizzare a Sorbano, nell’ex area Bertolli. Una Silicon Valley in miniatura, dove trasformare le idee in imprese e contribuire così allo sviluppo socio-economico del territorio, valorizzando le competenze di alto profilo presenti all’interno della comunità e favorendo il radicamento a Lucca di centri di competenza sull’innovazione e sul trasferimento tecnologico a supporto della competitività e della creazione di nuove imprese nei settori ad alta tecnologia.
Un progetto che nasce dal Patto per lo Sviluppo della Provincia (PASL) e dal Piano Locale di Sviluppo (PLS), quest’ultimo promosso dalla Provincia e dalla Camera di Commercio e condiviso con tutta una serie di “attori”, tra cui le associazioni sindacali e imprenditoriali, nonché con il sistema economico e produttivo locale.