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NUOVO LUK PER LA FONDAZIONE RAGGHIANTI

Venerdì, 2 Aprile, 2021
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L’attività della Fondazione Ragghianti durante questo ultimo difficile anno non si è mai fermata, e ne è testimonianza tangibile la produzione editoriale, che è stata ricchissima e che include il ventiseiesimo numero di «Luk», la rivista annuale di studi e attività della Fondazione, diretta da Paolo Bolpagni, pubblicato in questi giorni.

 

La sezione ‘Inventario’, è occupata in toto dall’ampio saggio di Paolo Emilio Antognoli, che approfondisce i temi già esplorati nell’esposizione su Gianni Melotti e nel relativo catalogo, portando ulteriori elementi sull’ambiente sperimentale della Firenze dei decenni Settanta e Ottanta del Novecento.

Negli ‘Studi ragghiantiani’, settore privilegiato e irrinunciabile, trovano spazio due contributi importanti di Lucia Mannini e di Anna Mazzanti, dedicati rispettivamente alle mostre del primo quinquennio (1949-1954) de ‘La Strozzina’ a Firenze e al rapporto tra lo storico dell’arte lucchese e il compianto Enrico Crispolti, venuto a mancare l’8 dicembre 2018.

Tre sono gli articoli dedicati alle ricerche di àmbito lucchese, con i saggi di Patrizia Giusti Maccari sull’Oratorio del Nome di Gesù, in passato prospettante su via della Rosa, poi demolito nell’Ottocento, di Marta Rossetti sul soggiorno romano di Pietro Paolini, e, spostandoci verso il contemporaneo, di Michela Giuntoli sulla produzione artistica per l’Ordine Carmelitano nel nostro territorio (interessantissime le ceramiche di Angelo Biancini per la chiesa di Monte San Quirico).

Il fascicolo si chiude con la corposa sezione ‘Varia’, che include studi interamente riferiti all’arte del Novecento. Mario Finazzi riscopre e contestualizza la figura del pittore futurista ligure Sexto Canegallo, personaggio troppo a lungo relegato al rango di un eccentrico, mettendone a fuoco con efficacia la poetica. Antonella Camarda incentra la propria analisi sulla mostra ‘What are we fighting for? Chicago ’68 / Orani ’68’, svoltasi nel 2018 al Museo Nivola di Orani, in Sardegna: è una maniera anche per ragionare su un modello innovativo di curatela partecipativa e per riflettere sui risultati raggiunti, attraverso un aggiornato e puntuale rimando alla letteratura sul tema. Elisabetta Trincherini indaga l’attività grafica dello studio lucchese ‘Ai Granai’, di cui la Fondazione Ragghianti possiede un ragguardevole fondo archivistico, donato da Gabriele Meschi nel 2014, che sarà prossimamente ordinato e inventariato. Francesca Gallo, infine, ci porta nella Roma degli anni Ottanta, analizzando i videotapes dell’Associazione Mara Coccia della serie ‘Nello studio di…’, dedicati ad artisti come Achille Perilli, Carla Accardi, Giulio Turcato, Pietro Consagra e Giuseppe Uncini.

 

La rivista, pubblicata dalle Edizioni Fondazione Ragghianti studi sull’arte, può essere ordinata al prezzo di 10 euro, senza spese di spedizione, sul sito www.fondazioneragghianti.it (per informazioni: 0583 467205, 378 3014691).